Alla Caledonian School of English ci rivolgiamo a bambini di tutte le età e partecipiamo attivamente anche alla scuola elementare locale come genitori di due bambini. Collaboriamo con le scuole in generale organizzando varie attività, corsi e progetti. Ci sforziamo di sviluppare e mantenere forti relazioni con i dirigenti scolastici e gli insegnanti, e ci proponiamo di aiutare le scuole locali a modernizzare e migliorare gli ambienti di apprendimento a beneficio di tutti i bambini.
Le scuole italiane adottano tradizionalmente un approccio conservativo all'apprendimento, con studenti confinati in aule sovraffollate per lunghe ore e pause limitate, spesso fatte ai banchi. L'educazione fisica è limitata a una o due ore alla settimana e le attività ricreative non supervisionate sono inesistenti, senza possibilità di giocare all'aperto. Le strutture scolastiche sono spesso poco attrezzate, il che comporta un'esposizione minima ad attività coinvolgenti e pratiche. Inoltre, anche i giovani studenti delle elementari devono affrontare da una a due ore di compiti a casa al giorno.
Purtroppo, questa situazione persiste anche alle scuole medie e superiori. Come insegnanti di inglese e consulenti esterni, mia moglie e io abbiamo assistito in prima persona all'impatto sul benessere mentale e fisico dei bambini. Fortunatamente, la cultura vivace dell'Italia e l'enfasi sulle attività extrascolastiche aiutano a controbilanciare queste sfide. Tuttavia, i bambini provenienti da ambienti a basso reddito o emarginati potrebbero non avere accesso a queste opportunità.
Le infrastrutture della nostra città, come di molte altre nel Sud Italia, presentano ulteriori difficoltà, con traffico intenso, marciapiedi poco curati e scarsi spazi verdi. Sebbene le spiagge della città costiera offrano una tregua stagionale, i genitori comprensibilmente esitano a lasciare i bambini piccoli senza sorveglianza vicino al mare.
Date queste sfide logistiche, è fondamentale che le scuole locali offrano opportunità di gioco e di attività fisica senza supervisione. Siamo pronti a tradurre in italiano il materiale pertinente per sostenere le scuole nell'attuazione di questi cambiamenti. Anche se questo potrebbe essere un territorio sconosciuto per molte scuole italiane, crediamo che insegnanti e genitori abbracceranno l'iniziativa una volta compresa la sua importanza per il benessere dei loro figli.
L'importanza del gioco non supervisionato
Il gioco tra bambini di età mista consente agli studenti più grandi di sviluppare responsabilità, leadership ed empatia, mentre i bambini più piccoli migliorano le loro funzioni cognitive emulando i loro coetanei più grandi.
Nel tentativo di migliorare gli ambienti di apprendimento nelle scuole italiane, è essenziale comprendere l'importanza del gioco non sorvegliato per i bambini. I bambini sviluppano abilità vitali e lezioni di vita quando possono interagire senza il costante coinvolgimento degli adulti, portando a una cultura scolastica più solidale e inclusiva. Il gioco misto permette agli studenti più grandi di sviluppare responsabilità, leadership ed empatia, mentre i bambini più piccoli migliorano le loro funzioni esecutive emulando i loro coetanei più grandi.
Offrire momenti di gioco non sorvegliati prima, durante o dopo la scuola promuove il divertimento e l'amicizia tra gli studenti, il che, secondo gli educatori, porta a una riduzione dei problemi di comportamento e a un clima scolastico più positivo. Organizzare i propri giochi e risolvere i conflitti in modo indipendente insegna ai bambini a risolvere i problemi del mondo reale e a sviluppare abilità sociali che potrebbero non essere sviluppate con la costante supervisione di un adulto.
La scienza del gioco
Il gioco è un aspetto essenziale dello sviluppo umano
Negli Stati Uniti e nel Regno Unito, le scuole che hanno integrato i ludoteche non sorvegliate hanno registrato un calo dei problemi di comportamento, compreso il bullismo. La Scienza del Gioco indica che il gioco è un aspetto essenziale dello sviluppo umano, che permette ai bambini di apprendere le abilità necessarie per avere successo da adulti. Quando i bambini hanno il tempo e lo spazio per creare e collaborare da soli, alla fine prosperano.
"Il declino dell'attività indipendente come causa del declino del benessere mentale dei bambini".
Tuttavia, come descritto nell'articolo del Journal of Pediatrics "Decline in Independent Activity as a Cause of Decline in Children's Mental Well-being", il tempo libero e il gioco dei bambini sono diminuiti a partire dagli anni '70, sostituiti da attività supervisionate da adulti. Sebbene l'intenzione fosse quella di mantenere i bambini al sicuro, l'eccessiva "sicurezza" può essere controproducente. Quando ai bambini viene concessa la libertà di giocare senza l'intervento degli adulti, sviluppano un locus of control interno, essenziale per il benessere mentale. I bambini che non hanno questa capacità sono più suscettibili all'ansia e alla depressione, indipendentemente dall'età.
Integrando questa prospettiva nella nostra missione di modernizzazione delle scuole italiane, ci proponiamo di aiutare i bambini a sviluppare competenze essenziali per la vita e a favorire un ambiente di apprendimento più positivo. Promuovendo il gioco non sorvegliato e incoraggiando la risoluzione autonoma dei problemi, possiamo aprire la strada a studenti più resilienti, fiduciosi e mentalmente sani.
Per ulteriori letture e riferimenti, si consiglia di consultare le seguenti fonti:
Gray, P. (2013). Free to Learn: Why Unleashing the Instinct to Play Will Make Our Children Happier, More Self-Reliant, and Better Students for Life. Basic Books.
Gill, T. (2007). No Fear: Growing up in a risk-averse society. Calouste Gulbenkian Foundation.
Elkind, D. (2007). The Power of Play: Learning What Comes Naturally. Da Capo Press.
https://letgrow.org/: LEADING THE MOVEMENT FOR CHILDHOOD INDEPENDENCE
Incorporando queste intuizioni nel nostro approccio, speriamo di creare un futuro più luminoso per gli studenti italiani e di contribuire a un'esperienza educativa più dinamica e coinvolgente.
Author: David Macfarlane BAHons, MRes
Language Teacher | Social Researcher | Freelance Consultant | Empowering Students, Teachers, and Professionals at Caledonian School of English
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